Il fantastico mondo dello svezzamento
Per la rubrica #nutricolsorriso di Silvia @langolodisole ed Elena @ilmulinodelladietista
Dedico questo post a tutte le neo mamme, soprattutto a quelle che si stanno affacciando timidamente al fantastico mondo dello svezzamento. Perché fantastico? Immaginate su una tavola un foglio bianco con accanto tanti colori, uno diverso dall’altro. Vi verrà spontaneo cominciare a liberare la vostra fantasia, che trasformerà il semplice foglio bianco, in un bellissimo disegno pieno di nuove forme e colori. Perdonatemi la metafora ma è proprio così che vedo, da mamma bis, lo svezzamento. Con Leonardo, 6 anni, mi sono affidata allo svezzamento tradizionale: pappe, omogenizzati, ingredienti sì-ingredienti no. Con la piccola Bianca, invece, ho deciso di intraprendere in maniera del tutto serena l’autosvezzamento. Come mai questa scelta? La mia, è stata una scelta consapevole, responsabile e (consigliatissimo farlo) condivisa con la pediatra che mi ha rassicurato su qualsiasi dubbio/curiosità mi sono ritrovata ad affrontare.
Leo e Bianca hanno un rapporto estremamente diverso con il cibo. Non so se questo dipenda dall’autosvezzamento, ma posso dirvi che mi ha aiutata tanto. Ad esempio, a non portarmi “in borsetta” il frullatore, a non dover vivere in maniera angosciante il passaggio dalle pappe ai cibi solidi, a farle vivere l’incontro con nuovi ingredienti in maniera curiosa e senza alcun timore. Ciò di cui sono veramente convinta, però, è che, a fare la differenza, sia stato un altro fattore, ovvero: il mio modo di relazionarmi con lei durante i momenti del pasto. Sono passata da mamma “cecchino” a mamma “mangiamo insieme la stessa cosa” ed è stato, non solo rilassante ma anche sorprendente.
Ritornando alla metafora iniziale: i nostri bambini, a 5/6 mesi, non conoscono altri sapori se non quello del latte: pensate a quanto potrà essere affascinante per loro scoprire la dolcezza di una carota piuttosto che l’acidità di uno spicchio d’arancia! Nuovi gusti, nuove consistenze, nuovi odori...sarà così che, pian pianino, cominceranno a riempire il loro “foglio bianco”.
Che sia svezzamento tradizionale o autosvezzamento, lasciamo loro la possibilità di scoprire, toccare, sporcarsi, capire cosa può piacere e cosa no. Il resto, sarà un meraviglioso album a colori.